Bambi

Quando arrivò la primavera, nel bosco fu un giorno davvero speciale, tutti gli animaletti tra cui la puzzola Fiore, il coniglietto Tamburino e gli uccellini andarono a dare il benvenuta al tenero cerbiatto di mamma cerva appena nato. Quel cerbiatto era il principe del bosco! “Come si chiama?” chiesero. “Bambi,”  rispose mamma cerva, commossa. Era veramente molto carino, si reggeva appena sulle esili zampe, aveva du occhioni grandi e tante macchioline. Passando i giorni Bambi cresceva sempre di più e amava andare alla scoperta della natura con il coniglietto Tamburino e la puzzola Fiore, destinati a diventare i suoi due migliori amici.

In un giorno d’estate, Bambi viene condotto dalla madre nella prateria, un luogo capace di essere meraviglioso, ma, allo stesso tempo, insidioso per via della completa esposizione ai pericoli. Infatti, dopo aver conosciuto una cerbiatta di nome Occhi Dolci, con cui ha un vivace momento di gioco, viene per la prima volta a contatto con il più grande nemico della natura: l’uomo cacciatore, al quale, tra il fuggi fuggi generale delle creature presenti, sfuggirà per un pelo.

L’infanzia alquanto felice di Bambi, vissuta nel lento e affascinante susseguirsi delle stagioni, Giunse l’inverno a Bambi una mattina ebbe una bellissima sorpresa, si svegliò e si accorse che tutto era ricoperto da un candindo manto di neve, così corse fuori a giocare con i suoi amichetti del bosco. Tamburino gli insegnò a scivolare sullo stagno ghiacciato. Quanti ruzzoloni! L’ inverno era lungo e duro e il cibo scarseggiava.

Un giorno, verso la fine dell’inverno, spinti dalla fame e attratti dalla prima erba che annuncia l’arrivo della calda stagione, Bambi e sua madre si inoltrano nella prateria, dove però la cerva avverte quasi subito la presenza dei cacciatori; allarmata, intima a Bambi di scappare. Egli, infatti, corre velocemente nella foresta fino alla tana, riuscendo a mettersi in salvo dai colpi di fucile, ma non vede arrivare la madre. Bambi si mette in cerca di lei, sempre più angosciato. Dopo avere a lungo chiamato invano la madre, il cerbiatto incontra il proprio padre, il quale gli spiega che sua madre che non sarebbe più tornata.

La primavera successiva, Bambi è ormai divenuto un giovane cervo adulto, e ritrova i suoi due grandi amici Tamburino e Fiore, anche loro cresciuti. Felici di essersi ritrovati, i tre stavano sempre insieme. Ma un giorno Fiorellino si innamorò di una deliziosa puzzola. “Io non ci casco di certo, non mi innamorerò mai!” disse deciso Bambi. “Neanch’io!” fece eco Tamburino.

Ma una bella coniglietta gli fece cambiare idea. Mentre Bambi vagava da solo nel bosco, incontrò una graziosa cerbiatta: era Occhidolci! E fu così che anche lui si innamorò. Ma un grosso cervo, a cui piaceva Occhidolci, si intromise fra loro. “Bambi!” gridò disperata la cerbiatta, invocando aiuto. Senza esitare, il giovane cervo si lanciò contro il rivale e dopo un’aspra lotta, corna contro, lo sconfisse lui e Occhi Dolci possono esprimere reciprocamente il loro amore correndo insieme nella prateria, immersi in una magica atmosfera.

Dopo alcuni mesi, in una notte alle porte dell’autunno, Bambi viene svegliato da uno strano odore di fumo e decide di controllare, scoprendo un fatto terribile: i cacciatori sono tornati nella foresta, il fumo proviene proprio dal loro accampamento. In quello stesso istante, il cervo viene raggiunto da suo padre il Principe, il quale gli intima di nascondersi insieme a lui nel folto della foresta, ma Bambi corre a proteggere la sua amata Occhi Dolci, che, nel frattempo, non avendo visto il compagno accanto a sè, si è allontanata per cercarlo.

Proprio mentre Bambi e Occhi Dolci rimangono divisi, al levar del sole, la battuta di caccia comincia ad infuriare; nel frastuono degli spari, tutti gli animali fuggono in preda al panico, ed è allora che Faline, mentre sta scappando da una direzione all’altra sempre più terrorizzata, viene accerchiata da una muta di feroci cani da caccia, che la inseguono fino a bloccarla su di uno sperone roccioso. Bambi, attirato dalle urla della compagna, sopraggiunge per il rotto della cuffia e ingaggia una lotta con i cani in modo da permettere a Faline di mettersi in salvo, per poi costringerli ad inseguirlo e infine farli seppellire sotto una valanga di rocce. Purtroppo, mentre sta cercando di allontanarsi velocemente da quel luogo, Bambi viene colpito al fianco da un proiettile.

Contemporaneamente, il focolare lasciato acceso nell’accampamento dei cacciatori ha scatenato un incendio che in breve tempo si propaga per l’intera foresta, assumendo proporzioni colossali. Bambi, ferito ed estremamente dolorante, viene raggiunto dal padre, che lo sprona, in maniera irremovibile, a rialzarsi; incredibilmente ce la fa, sorretto dal padre medesimo. I due cervi, così, tentano subito di trovare una via di fuga attraverso le terrificanti fiamme che avvolgono la foresta.

L’unica possibilità, per entrambi, si rivela la cascata, in cui si gettano per poi lasciarsi trasportare dal fiume impetuoso fino ad un piccolo lago dove, su di un piccolo isolotto, si sono rifugiati gli animali sopravvissuti, tra i quali vi è anche Occhi Dolci; Bambi e la sua compagna, finalmente, si ricongiungono amorevolmente.

La primavera seguente, quando la foresta ormai sta già pienamente rifiorendo, giunge una grande notizia: due cerbiatti, figli del principe Bambi, sono nati. Il loro papà, Bambi, li guardava orgoglioso, mentre gli animali lo acclamavano nuovo re del bosco!

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